giovedì, agosto 31, 2006

Sulla via del ritorno...

Ciao a tutti, miei cari ventincique lettori!
Oggi un post super-veloce solo per dirvi che sono in viaggio e sto tornando dalla Norvegia. Arrivero' a Milano domenica sera.
Scusate ma oggi il computer e' veramente scomodo (sono in piedi) e mi sta scadendo il tempo.
Quando torno postero' gli arretrati degli ultimi giorni e vi raccontero' un po' di altre cose. Promesso.
A presto!

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lunedì, agosto 28, 2006

Follingstua - Norvegia

Follingstua, Norvegia, Sabato 26 agosto 2006, ore 22.20

Cari miei venticinque lettori, anche al giornata di oggi e' stata principalmente di viaggio, quindi non ho molto da raccontarvi.
Oggi ci siamo spostati piu' a sud, oltrepassando il Circolo Polare Artico.
Adesso, mentre vi scrivo, c'e' gia' buio: a Grov a quest'ora c'era ancora chiaro. Si vede che siamo scesi.
Il paesaggio intorno al Circolo Polare, comunque, e' sempre spettacolare. Anche questa volta siamo riusciti a vedere un sacco di renne.
Per il resto, oggi la strada era un po' piena di curve, ma il panorama sempre fantastico, visto che la E6 costeggia molti laghi.
Il campeggio in cui siamo stasera e' molto carino, ma mi tocca dormire ancora sopra al bagno (anche se e' un po' piu' comodo di Grov).
Oggi abbiamo superato i 25 gradi, e per un breve tratto, dopo piu' di una settimana, e' tornata a bagnarci la pioggia.
Per oggi e' tutto, a presto!

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sabato, agosto 26, 2006

Nyksund e Rockland - Norvegia

Rockland, Norvegia, Venerdi' 25 agosto 2006, ore 22,30

Anche il post di oggi copre due giornate, quella di ieri e quella di oggi.
Ieri siamo andati a Nyksund, un paesino ad una cinquantina di chilomentri da Sortland, dove eravamo stati lunedi'. Questo paesino, veramente sperduto, in passato era stato abbandonato, mentre ora lo stanno rimettendo a posto.
Da quella posizione la vista sul mare (finalmente il mare aperto e non un fiordo) e' semplicemente spettacolare.
Oggi invece abbiamo lasciato Grov per cominciare il viaggio di ritorno, anche se ci fermeremo ancora nei prossimi giorni.
Qui a Rockland siamo in un campeggil, in una casetta tutta per noi che sembra la casa della fattoria, con mobili d'epoca.
Il campeggio ha un internet point, ma 1o corone (1,27 €) per cinque minuti e 30 corone (3,81€) per mezz'ora mi sembravano troppo (l'anno scorso in Portogallo pagavo un euro all'ora). Spero di trovare domani una biblioteca, da cui collegarmi (gratuitamente) per mezz'ora.
Alla prossima!

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giovedì, agosto 24, 2006

Harstad - Norvegia

Grov, Norvegia, Mercoledi' 23 agosto 2006, ore 22.00

Il post di stasera copre le giornate di ieri e di oggi, in cui siamo tornati ad Harstad, ma per vedere altre cose (in realta', non me ne vogliano i miei venticinque lettori, ieri sera sono stato un po' pigro).
Ieri avremmo dovuto fare ancora il giro in barca delle isole, ma a causa del tempo brutto dopo esser arrivati ad Harstad abbiamo rimandato e abbiamo visitato il sito storico di Trondenes, dove fra l'altro durante la seconda guerra mondiale c'era un campo di concentramento nazista.
Oggi siamo tornati ad Harstad e, dopo la solita mezz'oretta in biblioteca attaccato ad internet, abbiamo finalmente fatto il famoso giro delle isole, nonostante il cielo fosse coperto. Inutile dire che il paesaggio, visto dal mare, e' semplicemente spettacolare, anche se il cielo nuvoloso gli dava un'aria un po' cupa.
Altri particolari salienti, random:
- i gabbiani che ieri sera si sono ammassati nel mare davanti a casa per mangiare gli avanzi di pesce lanciati da un pescatore;
- la macchina al supermercato che "mangia" bottiglie e lattine e da' uno scontrino che alla cassa da' diritto ad unos conto di una corona per per bottiglia o lattina riportata (ogni volta che si compra qualcosa in lattine o bottiglie, si paga una corona di cauzione, che viene restituita quando si riporta la bottiglia/lattina).
A presto!
p.s. per qualche giorno forse non mi leggerete. Non si preoccupino pero' i miei venticinque lettori. Infatti venerdi' cominciamo il viaggio di ritorno, anche se ci fermeremo durante il tragitto. In ogni caso, se non riesco a collegarmi sabato mattina, l'appuntamento dovrebbe essere per lunedi'.

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martedì, agosto 22, 2006

Sortland - Norvegia

Grov, Norvegia, Lunedi' 26 agosto 2006, ore 22,10

Hello everybody, o miei venticinque lettori!
Oggi avremmo dovuto fare una gita in barca per ammirare dal mare questi fantastici fiordi. Purtroppo pero' stamattina il cielo era coperto, cosi' abbiamo rimandato.
La meta di oggi era quindi Sortland, una cittadina abbastanza grande a 130 km da qui. Il viaggio lungo le stradine che corrono lungo i fiordi e' stato molto piacevole.
A Sortland, come avete potuto vedere, ho trovato una biblioteca da cui collegarmi a internet, ma solo per mezz'ora. Ho trovato il primo internet point a pagamento (dove non c'e' un tempo limitato, come in biblioteca), ma 30 corone (3,80 €) per mezz'ora mi sembravano troppo. Ho messo il turbo e ho fatto tutto nella mezz'ora gratuita della biblioteca.
Nel pomeriggio abbiamo fatto un giro lungo i fiordi. Il paesaggio e' veramente fantastico. Le montagne che finiscono nell'acqua sono spettacolari. Il cielo pieno di nuvolette bianche e grigie dava un tocco ancora piu' artistico all'insieme. Ho scattato un sacco di foto. Le piu' belle accompagneranno i post dei prossimi mesi.
Altri particolari salienti in ordine casuale:
- il bagno dell'area di sosta sulla strada per Sortland, con il riscaldamento (qui l'aria condizionata non serve);
- la bancarella di Sortland che vendeva solo fragole e carote (e si poteva pagare anche con la carta di credito!);
- il dialogo meta' in italiano e meta' in inglese con un olandese e sua moglie norvegese, che vivono in Olanda ma ogni anno tornano in Norvegia.
A presto!
N.d.S. scusatemi per l'impaginazione del blog, ma ho fatto casino e non riesco a sistemare!

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lunedì, agosto 21, 2006

Harstad e Foldvick - Norvegia

Grov, Norvegia, Domenica 20 agosto 2006, ore 21.50

A causa della mia pigrizia di ieri sera, il psot di oggi copre due giorni...
Ieri siamo andati ad Harstad, una cittadina a circa 50 km da qui. E' l'unico centro un po' grosso di tutta la zona e la sua bibilioteca e' il pou' vicino internet point...
Mi ha fatto quasi un'impressione strana vedere un centro (relativamente) grosso qui, dove i paesi sono piccoli agglomerati di case privi di negozi. La cosa piu' impressionante e' stata vedere le vie del centro, affollate di mattina, completamente deserte nel pomeriggio. Ah gia', dimenticavo che qui i ristoranti chiudono alle 18-19...
Harmstad comunque e' una bella cittadina, ceh tornero' a visitare per collegarmi alla rete...
Oggi invece siamo andati a Foldvick, un paesino non lontano da qui in cui in questo weekend si teneva un mercatino molto grande. E' stato molto bello vedere le bancarelle che vendevano proprio di tutto... Nel pomeriggio invece abbiamo fatto un giro lungo le stradine che costeggiano questi fiordi.
Per quanto riguarda il tempo, sia ieri che oggi e' stato molto bello: stamattina non c'era nemmeno una nuvola. La vista sul fiordo e' ancora piu' splendida, con il cielo azzurro. Anche con il sole, pero', l'aria rimane fredda.
Altri particolari salienti, random:
- le due bambine norvegesi della hytte a fianco che ieri mattina mi hanno svegliato mettendosi a saltare e a urlare alle 7.30;
- il tassista che ad Harstad ha suonato all'automobilista che lo precedeva perche', dopo essersi fermato al semaforo rosso per farci passare, era ripartito senza aspettare il verde;
- le due vecchiette della hytte a fiano che stasera sono andate a pescare con la loro barchetta (ma non hanno tirato su granche');
- la luce che c'e' ancora qui a mezzanotte. Il cielo non diventa completamente buio e il sole sorge prestissimo.
Alla prossima!
p.s. a causa della stanchezza l'altra sera mi sono dimenticato di un particolare fondamentale: la montagnetta di sassi che abbiamo fatto al circolo polare artico. E' infatti usanza che chi passa di li' lasci il suo mucchietto d sassi. Una distesa immensa di mucchietti picoli e grandi segna il circolo polare.
N.d.S. oggi vi scrivo dalla biblioteca di una cittadina a piu' di 100 km da dove abbiamola hytte. Oggi il cielo e' pieno di nuvole ma adesso si e' aperto un po'. Non riesco a rileggere questo post perche' mi sta scadendo l'internet point, quindi mi scuseranno i miei venticinque lettori per gli errori di battitura.

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sabato, agosto 19, 2006

Oltre il circolo polare artico

Grov, Norvegia, Venerdi' 18 agosto 2006, ore 23.20

Il viaggio di oggi ci ha portati a Grov, in una hytte in cui staremo per una settimana.
Lungo la strada che abbiamo percorso, abbiamo attraversato il circolo polare artico. L'ambiente intorno al parallelo 66 gradi 33' e' veramente spettacolare. Le foreste che avevano caratterizzato i paesaggi dei giorni scorsi lasciamo il posto ad una vegetazione piu' bassa, priva di alberi, tipica degli ambienti di alta montagna.
Proseguendo, abbiamo incontrato altri fiordi. Il paesaggio che avevamo davanti era eccezionale. Il cielo coperto da grosse nuovle di tante forme diverse creava giochi di colore con il mare e le rocce veramente molto belli. Sara' per questo, forse, che ho fatto quasi 2 rullini di foto? (postero' le piu' belle qui sul blog quando tornero' a Milano, of course!).
La giornata di oggi e' stata un po' "pesante" perche' la strada, percorribile ad una velocita' non troppo elevata, era abbastanza lunga. Ovviamente abbiamo perso il traghetto e abbiamo dovuto aspettare quasi un'ora e mezza. Per questo siamo arrivati nella nostra hytte dopo le 9 e abbiamo mangiato abbastanza tardi. La traversata e' stata comunque piacevole, perche' l'ambiente intorno era veramente psettacolare.
Due parole su questa hytte: carina, con una vista eccezionale. Se non fosse per il mio letto, appoggiato sopra alla cabina bagno...
Ah, vicino al circolo polare abbiamo visto parecchie renne... veramente carine...
A presto!
N.d.S.1 Chiedo scusa ai miei venticinque lettori per il ritardo con cui pubblico questi post, ma in questo posto sperduto tra i fiordi e dimenticato dalla civilta' e' veramente molto difficile trovare qualche internet point.
Da tutte le parti ci sono reti wireless, ma io non ho nessun computer portatile con cui potermi collegare. Gli unici posti dove e' possibile collegarsi ad Internet sono le biblioteche, dove pero' non si puo' stare collegati piu' di mezz'ora... anche oggi sono in una biblioteca, ma per fortuna sono riuscito a restare qui un'ora, facendo figurare che l'altra mezz'ora ci stava mio padre.... non so pero' quand riusciro' di nuovo a pubblicare post qui sul blog, anche perche' questa biblioteca si trova in un posto a un'oretta di macchina da Grov.
N.d.S.2 Scusate anche per gli errori con caratteri e spazi, ma ho fatto un po' casino e non ho tempo di sistemare tutto...

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Korgen - Norvegia

Korgen, Norvegia, Giovedi' 17 agosto 2006, ore 22.20

Oggi ci siamo spostati a Korgen, un paesino a 450 km piu' a nord di Trodheim, da dove siamo partiti stamattina. In questa parte della Norvegia non ci sono autostrade: la E6, l'unica strada che collega il Paese, e' una semplice strada a una corsia per senso di marcia, molto poco trafficata. Ai lati della strada non c'e' veramente niente: solo natura selvaggia. Laghi immensi circondati da distese di pini sono l'unico paesaggio visibile. Qualche casa isolata fa ogni tanto caplino tra gli alberi con il suo tetto coperto di erba.
Anche i centri abitati, distanti chilometri e chilometri l'uno dall'altro, non sono altro che insiemi di case un po' piu' ravvicinate con (quando va bene) un piccolo supermercato. La strada che abbiamo percorso attraversa comunque un paesaggio tipicamente norvegese molto bello da vedere. Procedendo verso nord, la vegetazione di fa piu' rada.
Oggi abbiamo fatto il primo incontro con una renna, che ha attraversato con molta calma la strada che stavamo percorrendo. Purtroppo e' entrata nel bosco prima che riuscissimo a fotografarla. Speriamo di incontrarne qualcun altra nei prossimi giorni.
Il paese in cui siamo adesso, Korgen, e' veramente piccolo, nel senso che non ha un centro come hanno i nostri, seppur piccoli, paesi. Il "centro abitato" e' formato da tante case l'una lontana dall'altra, tutte abbastanza isolate. Per le strade non c'e' praticamente nessuno. L'impressione che mi ha dato, forse complice il cielo grigio, e' stata di un ambiente freddo, non solo per quanto riguarda la temperatura.
Oggi ha piovuto per buona parte del viaggio, mentre stasera il cielo e' nuvoloso. Adesso, alle 22.30, il cielo non e' ancora completamente buio. Piu' si va a nord piu' tardi il sole tramonta.
Domani saliremo ancora piu' a nord e varcheremo il circolo polare artico.
Alla prossima!

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Trondheim - Norvegia

Trondheim, Norvegia, Mercoledi' 16 agosto 2006, ore 23.15

Oggi, finalmente, e' stato il primo giorno di vacanza vera e propria, non di viaggio. Ed e' stato il primo giorno che non ha piovuto. Ci siamo svegliati sotto il sole. E faceva pure caldo. Abbiamo toccato i 30 gradi.
Oggi abbiamo visitato Trondheim. E' una cittadina veramente molto bella e tranquilla, curata e per niente caotica. Sotto il sole tutto sembra piu' bello. L'atmosfera che si respirava tra le vie della citta' era veramente molto piacevole.
Particolari salienti, in ordine rigorosamente sparso:
- i bambini in gita scolastica al centro di Trondheim, tutti con addosso un giubbotto arancione fosforescente (come quello che bisogna tenere in macchina). Le maestre, con il giubbotto giallo fosforescente, cosi' riescono a controllare meglio i pargoli. Ah, i giubbottini sono sponsorizzati dalla Expert...
- i baffi da tipico nordico del tipo della pescheria di Trondheim;
- le 93 corone (piu' di 10 €) che abbiamo pagato a Trondheim per quattro ore di parcheggio;
Domani sara' un'altra giornata di solo viaggio... spero di riuscire a trovare ugualmente un internet point per pubblicare questi post!
A presto!

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mercoledì, agosto 16, 2006

Trondheim - Norvegia

Trondheim, Norvegia, Martedi' 15 agosto 2006, ore 23.15

Finalmente, come vi accennavo nel post veloce di oggi pomeriggio, siamo arrivati a Trondheim. Domani sara' il primo giorno non di viaggio. Infatti ci fermiamo qui due notti.
Siamo in una hytte, una piccola casa di legno in un campeggio. Non e' enorme ma e' veramente molto confortevole, senz'altro meglio del centro congressi di Oslo.
A questo proposito, stamattina ci siamo persi sui vari ring della citta' per trovare la strada per Trondheim. Devo dire che l'idea che me ne ero fatto ieri pomeriggio era veramente sbagliata. Certamente, le strade trafficate che abbiamo attraversato ieri pomeriggio erano molto caotiche. Anche perche' non le conoscevamo. Stamattina invece le strade della citta', con la gente che andava al lavoro e i bambini a scuola (tutti rigorosamente in bicicletta), mi hanno dato un senso di tranquillita'.
Due parole anche sulla zona che abbiamo attraversato oggi. La strada che da Oslo ci ha portato qui era una strada normale (come le nostre statali), perche' di autostrade non ce ne sono. Ogni due per tre i cartelli indicavano l'attraversamento delle renne, ma non ne abbiamo incontrata nemmeno una.
La strada, soprattutto nei primi tratti, attraversava una natura selvaggia, interrotta solamente da sporadiche case qua e la'. A destra e a sinistra della strada, solo distese di pini o prati verdi (con tutta la pioggia che c'e', ci mancherebbe altro!). Ai lati della strada, qualche cassetta della posta e qualche fermata dell'autobus indicavano la presenza di qualche abitazione collegata alla strada principale da piccole stradine sterrate. Intorno, il nulla. La cosa piu, strana era vedere questo ambiente, che noi siamo abituati a trovare in alta montagna, in pianura. Una distesa piatta di pini era una vista molto curiosa.
Ovviamente ha piovuto tutto il giorno, e abbiamo toccato i 15 gradi, anche se quando siamo arrivati qui ce n'erano 25.
Altri particolari salienti random:
- il panino dal contenuto non meglio specificato che dei genitori scriteriati, probabilmente norvegesi, hanno dato da mangiare ad una bambina alle 10 di mattina, mentre noi facevamo colazione. La faccia della bambina non era particolarmente entusiasta;
- l'indicazione dell'uscita di sicurezza nel bagno di un benzinaio. Ora, considerato che il bagno era grande 2x2 m e aveva una sola porta, da dove si poteva uscire se non da li'?
- il vaso di fiori che c'era nel bagno di un altro benzinaio, proprio sopra al WC;
- la cella frigorifera del supermercato del campeggio, in cui bisognava entrare per prendere tutto cio' che da noi e' normalmente conservato nel banco frigo.
A presto!
N.d.S.1: Oggi (mercoledi') abbiamo visitato Trondheim. Stasera scrivero' il reseconto dettagliato che pubblichero' appena possibile. Vi dico solo che c'era un sole eccezionale e che abbiamo toccato i 30 gradi... avete capito bene! 30 gradi in Norvegia!
N.d.S.2: Ho visto che nessuno dei miei venticinque lettori mi ha ancora raccontato come sta trascorrendo questo periodo. Anche quelli tra i miei venticinque lettori che non sono in vacanza possono raccontarmi cosa stanno facendo... i commenti sono a vostra disposizione! Commentate, commentate!

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martedì, agosto 15, 2006

Trondheim - Norvegia

Internet point di Trondheim, Norvegia, Martedi' 15 agosto 2006, ore 18.50

Ciao a tutti!
Come avete potuto vedere, finalmente sono riuscito a trovare un internet point.
Eccovi i resoconti dei giorni scorsi.
Stasera scrivero' con calma un post sulla giornata di oggi e lo pubblichero' appena possibile.
Buon ferragosto a tutti dalla Norvegia, dove ha piovuto e fatto feddo per tutto il giorno (ma dove sono adesso si sta meglio!).
A presto

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Oslo - Norvegia

Oslo, Norvegia, Lunedi' 14 agosto 2006, ore 21.40

Finalmente siamo in Norvegia.
Oggi, dopo lunghe peripezie, abbiamo varcato il confine norvegese, anche se non siamo che nella parte piu' meridionale. Siamo a Oslo.
L'impressione che mi ha fatto questa citta', in cui ci siamo ovviamente persi cercando l'alloggio che avevamo prenotato, e' stata quella di tutte le grandi citta' che abbiamo visitato nel corso dei nostri viaggi: caotica. Mi e' sembrata una citta' caotica, ma forse e' inevitabile quando si tratta di citta' cosi' grandi e soprattutto quando non le si conosce.
Da notare per la giornata di oggi (l'ordine e' puramente casuale):
- il bagno del benzinaio, grande come quello di casa mia, tutto profumato e con, alle spalle del WC, una serie di opuscoli e volantini che non ho capito di cosa parlassero;
- gli automobilisti che innaffiavano l'erba vicino al benzinaio espletando i loro bisogni fisiologici, perdendo cosi' lo spettacolo del suddetto bagno;
- il cappellino giallo, arancione e blu fosforescente di uno degli automobilisti che si e' fermato, ha messo la pompa nella bocchetta dell'auto e intanto e' andato ad innaffiare l'erba;
- il ragazzo a cui abbiamo chiesto informazioni per arrivare all'alloggio (un vatusso, sara' stato alto 2 m!) e ovviamente era ad Oslo per la prima volta;
- la signora che, dopo averci dato le indicazioni, ci ha detto: "I hope you'll find it!".
Pensavo di riuscire a trovare qui un internet point per scrivere sul blog, ma purtroppo qua a disposizione degli ospiti c'e' solo una connessione wirelesse; peccato che io non abbia nessun portatile!
Stasera saremmo dovuti andare ad Oslo, ma ha cominciato a diluviare ed abbiamo rinunciato. Domani dovrei beccare un internet point, finalmente. Spero. Lo cerchero'.
A presto!
p.s. in ogni caso i commenti a questi post sono sempre a disposizione dei miei venticinque lettori per raccontarmi delle loro vacanze. Ci conto!

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Staffanstorp - Svezia

Staffanstorp, Svezia, Domenica 13 agosto 2006, ore 23.00

Ebbene si'. Oggi, dopo due giorni di viaggio, abbiamo toccato il suolo scandinavo. Dopo aver attraversato Svizzera, Austria, Germania e Danimarca, stasera siamo finalmente arrivati in Svezia. Il paesaggio qui intorno e' costituito da un'immensa pianura con enormi campi di grano. La gente e' cordiale e per fortuna molti capiscono l'inglese, senno' sarebbe veramente un problema. Lo svedese non e' una lingua semplice, anche se mi sono accorto, leggendolo, che ha molti suoni simili all'inglese. Oggi sono riuscito a capire abbastanza di quello che ci hanno detto gli "indigeni" in inglese, quindi mi sono sentito soddisfatto.
Episodi e particolari salienti di questi due giorni, rigorosamente in ordine sparso:
- le aree di sosta tedesche, prive di WC. In compenso una porta girevole permette di accedere al boschetto che costeggia l'autostrada: bagno naturale, biodegrabilita' 100%;
- il ponte di 16 km che unisce la Danimarca e la Svezia;
- il vecchio svedese che si e' ubriacato di birra giocando al video poker (e ha pure vinto!);
- la pizza di "Mama Rosa", rigorosamente con l'emmental al posto della mozzarella.
Per quanto riguarda il tempo, ieri in Svizzera faceva veramente freddo (abbiamo toccato i 5 gradi) e pioveva. Idem in Germania. Stamattina poco sole, oggi pomeriggio diluvio.
Domani arriveremo finalmente in Norvegia. Dormiremo in un centro congressi vicino ad Oslo, dove spero di trovare un internet point per pubblicare queste righe.
I commenti a questo post sono ovviamente a disposizione dei miei ventcinque lettori per raccontarmi le loro vacanze.
A presto!
N.d.S.: chiedo scusa ai miei venticinque lettori per l'uso dell'apostrofo invece degli accenti, ma proprio non ho trovato le lettere accentate su questa tastiera norvegese. Spero che mi perdoneranno.

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venerdì, agosto 11, 2006

Prima di partire per un lungo viaggio


(per vedere il video, clicca su play)

Sono in partenza... sto preparando i bagagli... domani si parte...
Ogni volta che si parte si respira un'atmosfera strana...
radunare tutte le cose importanti, quelle di cui non si può fare a meno, nelle valigie, per diventare per un po' come una tartaruga, che si porta la casa sulle spalle...
pensare ai posti nuovi (e lontani!) che si visiteranno, alle abitudini magari diverse degli abitanti di quei luoghi...
accorgersi che si avrà più tempo da dedicare a se stessi di quello che si ha nella frenesia cittadina quotidiana...
la voglia di non tornare... anche se la casa rimane sempre la casa e quando si parte ci si accorge dell'importanza che ha realmente...
Dalla Norvegia spero di trovare degli internet point per aggiornare questo blog, che diventerà il mio diario di viaggio. Se non dovessi trovare nessun accesso alla rete, scriverò tutto a mano e poi lo pubblicherò al mio ritorno. I miei venticinque lettori, ogni tanto, facciano un salto su queste pagine, chissà mai che trovino qualche nuovo post...
Con questo, auguro buone vacanze a tutti i miei venticinque lettori, sia quelli che andranno via sia quelli che rimarranno a casa. Ovviamente, se volete, i commenti ai post sono a vostra disposizione anche per raccontarmi delle vostre vacanze.
Vi lascio con una canzone di Irene Grandi che mi piace molto e si addice molto a questo momento.
A presto (= la prima volta che trovo un internet point)

p.s. un'altra canzone dedicata ai viaggiatori...

PRIMA DI PARTIRE PER UN LUNGO VIAGGIO

(Irene Grandi)

Prima di partire per un lungo viaggio
Devi portare con te la voglia di non tornare più
Prima di non essere sincera
Pensa che ti tradisci solo tu

Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di non tornare più
Prima di non essere d'accordo
Prova ad ascoltare un po' di più

Prima di non essere da sola
Prova a pensare se stai bene tu
Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che… dai tu

Non è facile però
È tutto qui
Non è facile però
È tutto qui

Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di adattarti
Prima di pretendere l'orgasmo
Prova solo ad amarti

Prima di non essere sincera
Pensa che ti tradisci solo tu
Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che… dai tu

Non è facile però
È tutto qui
Non è facile però
È tutto qui

Non è facile però
È tutto qui

Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che… dai tu

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giovedì, agosto 10, 2006

Lassù c'è una stella


"Vedi, Jan, qualunque cosa succeda, devi dirti che lassù c'è una stella che veglia si ciascuno di noi. Non siamo mai soli. E se lo siamo è per mancanza di memoria"

(Gilbert Sinoue - Il ragazzo di Bruges)

...c'è una stella che veglia su ognuno di noi...
...non siamo mai soli...
secondo me, quelle stelle si chiamano amici...
sono gli amici che sanno starti vicino quando ne hai bisogno, che ti aiutano a rialzarti dopo una caduta, a ritrovare l'orientamento quando hai smarrito la bussola, a sorridere nonostante tutto...

p.s. stasera è la notte di San Lorenzo... speriamo che la stella che veglia su di me non cada... :-)

mercoledì, agosto 09, 2006

Il fagotto della vita


Un uomo cammina in una pianura piena di neve, curvo sotto il peso di un fagotto in cui è riuscito a far entrare tutto ciò che possiede: i suoi ricordi, i suoi desideri, i suoi affetti. Le poche cose che gli sono rimaste e il rimpianto per quelle che ha perduto.

(Sebastiano Vassalli - Amore Lontano)

Ognuno di noi ha sulle spalle un fagotto (qui rappresentato per comodità con uno zaino, tanto è lo stesso, no?) in cui ha tutta la sua vita: i luoghi che ha visto, le persone che ha incontrato - e a cui ha voluto bene -, le esperienze che ha vissuto, i sogni falliti e quelli che potranno realizzarsi. A volte basta davvero poco - una canzone, un volto, un profumo - a far aprire il fagotto per ricordarsi di quello che si è passato.
I momenti più importanti - e più difficili - della vita sono proprio quelli in cui ci si trova a frugare dentro il fagotto, scavando in profondità fra le cianfrusaglie, per trovare le cose veramente importanti legate al proprio passato. Sono i momenti in cui si tirano le somme di quello che è stato e si progetta - spesso sognando - il proprio futuro. Sono momenti in cui si capiscono tante cose. E in cui si cresce tantissimo, più che in ogni altro momento.

lunedì, agosto 07, 2006

Città vuota


Oggi, camminando per le vie della città, stentavo a riconoscerla come la mia Milano.
Era strano vedere la città straordinariamente vuota. Negozi chiusi (tutti, o quasi), strade deserte, metropolitana idem.
Sembrava una città vista al rallentatore. Quasi tutti quelli che sono rimasti in città sono quelli che anche durante l'anno non hanno mai fretta e non si mettono a correre per prendere la metropolitana, quelli che sanno aspettare. E vedere la città popolata solamente di gente che non aveva tutta la fretta e la frenesia che da sempre contraddistingue le metropoli come Milano faceva proprio un effetto strano.
Milano oggi era calma, tranquilla.
Tutti si lamentano sempre della frenesia delle grandi città. In agosto, deserta, Milano dovrebbe quindi essere più vivibile. Una città in cui per qualche settimana non si è sempre di corsa dovrebbe essere più vivibile.
Notino però i miei venticinque lettori che ho usato il condizionale, dovrebbe.
Perchè oggi l'astmosfera che ho respirato in città non era quella di una città vivibile. E nemmeno viva. Era una città morta, o almeno in letargo. Una città vivibile è una città in cui si sta bene sempre, e in cui non sono le serrande abbassate o le strade meno affollate a renderla meno frenetica.
La magia che - innegabilmente, checchè ne dicano quelli che la odiano, ma intanto ci vivono - c'è tra le vie di Milano è - che lo si voglia o no - fatta anche della frenesia dei suoi abitanti, del brulicare di persone che affollano le strade, delle insegne e delle vetrine colorate dei negozi. Se manca tutto questo, quell'atmosfera sparisce e la città appare morta, senza vita. Per fortuna, solo per qualche settimana.

sabato, agosto 05, 2006

Tornato!


Finalmente sono tornato. Dopo due settimane passate in mezzo ai boschi della Val Chiavenna, ho fatto il mio ritorno in mezzo alla civiltà.
Due settimane senza entrare in un edificio in muratura, due settimane sempre in mezzo alla natura, due settimane a lavarsi nel fiume, due settimane a usare come bagno il bosco... il campo è anche questo.
Sono state due settimane veramente belle, in cui sono riuscito a staccare la spina dal mondo per pensare più a me stesso.
Certo, la "civiltà" mi è mancata: mi è mancato il computer (ovviamente il blog), mi è mancata la radio, mi sono mancati gli amici della rete. Non mi è mancato per niente il cellulare (sarà mica perchè passano giorni interi in cui sta acceso ma non suona mai?). Però a volte staccare anche dalle cose di tutti i giorni può far bene, far ripartire "resettati" e far capire quanto siano realmente importanti le cose che abbiamo intorno.
Per quanto riguarda il campo vero e proprio, senza riflessioni troppo complicate, è stato molto bello, anche se ha piovuto veramente tanto e abbiamo preso veramente tanta acqua. Però dopo un po' ci si fa l'abitudine, e si supera anche quello.
Volere è potere. Se si vuole si può anche superare la guardia forestale che viene a dirti di tirar giù le sopraelevate perchè sono illegali. Capita anche questo.
Finalmente adesso sono tornato. Una settimana per riprendermi e poi partirò di nuovo, in direzione della Norvegia. Da lì, come ho già scritto, terrò su queste pagine il mio diario di viaggio (internet point norvegesi permettendo).
...vado a finire di svuotare lo zaino e a riprendere contatto con il mondo...