venerdì, maggio 25, 2007

Meglio così

(Matteo e Thomas al Parco Lambro, 6 maggio 2007 - foto by Somis)

MEGLIO COSÌ (Zero Assoluto)

Allora come stai
Io me la cavo bene
Sembra passato un attimo
Ora che siamo insieme
E non ci penso mai mai mai
a
Come sarebbe stato
Se ricordare è facile
Vorrei saper restare e
Dirti che ho voglia di te

Non vedi che stai bene pure te
Ho voglia di restare qui con te

Qualcosa c’è
Ma è difficile
Non si può toccare
Ma vivere

Dove sta
La felicità
Adesso non puoi
O forse non vuoi
Ritrovare la complicità e
Il nostro dolce fare niente
La convinzione di viverci per sempre
Quella voglia e il calore che ci unisce
Tra una canzone e una giornata che finisce
Dimmi che

Ci pensi mai

io e te a dormire

Ricordo ancora la città

E tutto era lì
E ci sentivamo unici
E adesso cosa ci resta
Se ricordare non basta

Non vedi che stai bene pure te
Ho voglia di restare qui con te

E tutto era lì
E ci sentivamo unici
E adesso cosa ci resta
Se tutto questo non basta

"Meglio così". Una frase che può essere fraintesa, interptretata come un accontentarsi di quello che si ha perchè non si riesce ad avere altro, evitando di porsi obiettivi troppo ambiziosi per paura di non riuscie a raggiungerli.
Certo, "meglio così" vuol dire accontentarsi, ma più che altro significa - a mio parere - fermarsi un attimo a guardare quello che si ha intorno, e accorgersi che non è così male, che anche se non è quello che volevamo o ci saremmo aspettati in fondo è bello lo stesso, se non, appunto, "meglio".
In "meglio così" sta racchiusa l'imprevedibilità di questa nostra vita, che "è quello che ti accade mentre fai progetti per il futuro", la straordinaria possibilità di raggiungere l'effetto sperato (la felicità) per vie traverse, attraverso i mille casi della vita, anche con per le strade che non avremmo mai immaginato, o che al contrario ci sembravano negative. E invece basta fermarsi un attimo e dire "meglio così".
E forse è un invito ad accorgersi più spesso della bellezza dei momenti che stiamo vivendo, dei posti in cui passiamo, delle persone che incontriamo, per affrontare la vita con un sorriso in più, che non guasta mai.

martedì, maggio 08, 2007

In questi 17 anni ho imparato...

8 maggio, complesimo

17 anni fa facevo la mia comparsa sulle scene di questo mondo così strano, così agitato, talvolta impetuoso e talvolta al rallentatore, ma sicuramente degno di essere scoperto fino in fondo.

In questi 17 anni ho imparato tante cose...

- ho imparato che un sorriso è spesso lo strumento migliore per risolvere i problemi;
- ho imparato che mettersi nei panni degli altri può far capire il motivo di tanti loro comportamenti;
- ho imparato che a volte un amico "lontano" può essere più "vicino" di tante persone che abbiamo accanto;
- ho imparato che più di tante parole a volte basta sorridere;
- ho imparato che certe "piccole cose" non ci costano praticamente nulla, ma possono rendere molto felici altre persone;
- ho imparato che l'importante è credere nei sogni. Qualcuno, ogni tanto, si avvera. E per quelli che non si avverano, il credere in essi, il perseguirli con ogni sforzo, l'avere la speranza che un giorno essi possano non essere più solo dei sogni, li rendono così importanti;
- ho imparato che quasi sempre la strada è più importante dell'obiettivo per raggiungere il quale l'abbiamo intrapresa;
- ho imparato che gli avvenimenti più importanti, le persone più speciali, i luoghi più spettacolari, le canzoni più belle si scoprono quasi sempre per caso, mentre si sta cercando qualcos'altro o si è talmente intenti a guardarsi dentro da finire per sbatterci contro;
- ho imparato che spesso una canzone può esprimere emozioni e sensazioni che raccontate a parole perderebbero la loro poesia, o non sarebbero proprio esprimibili;
- ho imparato che ci sono momenti in cui sembra che il mondo giri contro di te, ma vengono equlibrati da quelli in cui sembra che il mondo sia lì tutto per te;
- ho imparato che nella vita ci sono momenti in cui pensare, ragionare rilflettere, e poi ce ne sono alcuni in cui bisogna vivere;
- ho imparato che ogni persona è - a suo modo - speciale. Bisogna solo volerle abbastanza bene da riuscire a vederne le qualità;
- ho imparato che a volte per guardare dentro se stessi bisogna guardare e facce di chi ci sta intorno;

Un grazie enorme, di cuore, a tutti coloro che mi hanno accompagnato per un tratto più o meno lungo della strada e mi hanno fatto da "maestri", insegnandomi anche solo una di queste cose, o di tutte quelle che mi sono dimenticato ma mi hanno permesso di essere il Simone che oggi conoscete.
Simone

p.s. un grazie enorme a tutti quelli che mi hanno fatto o mi faranno gli auguri e anche a Matteo&Thomas che me li hanno fatti in radio!