giovedì, settembre 22, 2005

Ricordi d'estate, grazie ad una canzone

Siamo ancora in estate per un giorno, perchè solo domani inizia l'autunno. Lo so, però ormai mi sento un po' un in autunno: sarà che la scuola è ricominciata, sarà il tempo, saranno tante cose, sarà... però così è.
Però oggi... voglio ricreare la situazione
Tardo pomeriggio, sono in camera mia davanti al computer a finire i compiti per domani: oggi ne ho un po'... . La radio, come al solito, mi fa compagnia: accesa tutti i giorni tutto il pomeriggio sulla stessa frequenza, mi accompagna, mi fa ascoltare musica, mi diverte, mi informa.
Sto finendo i compiti ma all'improvviso qualcosa attrae la mia attenzione. Alzo un pochino il volume della radio. Una canzone. E' una novità. Ma questa io la conosco! Ma certo! E' quella che mi ha accompagnato per tutta l'estate! I compiti passano in secondo piano per la breve durata di una canzone. I ricordi cominciano a riaffiorare. E' passato relativamente poco tempo, ma mi sembra già lontanissimo. Questo nuovo singolo fa parte di un album che ho comprato a fine giugno e che ho ascoltato per tutta l'estate... mi ha accompagnato...
Mi tornano in mente tante cose, persone, luoghi, giornate, fatti...
I giorni passati qui a Milano, ma in vacanza... sveglia più tardi del solito, colazione, radio accesa, computer, un pochino di compiti, fare quello che non ho tempo di fare durante l'anno, uscire, pranzare con la mamma, tornare a casa, radio accesa, computer, compiti, navigare per la rete, scrivere, ascoltare musica...
Ma poi anche i flash che non trovano un'esatta collocazione temporale, ma durante i quali stavo ascoltando quella canzone... metropolitana, libri letti tra una fermata e l'altra, musica, walkman, mezzi relativamente vuoti, l'odore delle pagine lette in piedi attaccati al palo del metrò per non cadere, aspettare la fermata per staccarsi e riuscire a girare la pagina, l'aria che entra dai finestrini e scompiglia le pagine... uffa come faccio a leggere così?
Quei programmi in radio che non sono affatti estivi ma che per me "fanno estate", perchè riesco ad ascoltarli, per questioni di orario, solo quando non vado a scuola.
Scrivere e leggere mail.
Fare progetti per il futuro, pensare "cosa farò da grande" e provare a darsi una risposta.
Incontrare persone.
Tutti rigorosamente in ordine sparso, perchè i flash che una canzone richiama non hanno mai un ordine logico... ci sono immagini che ti vengono in mente anche solo ad ascoltare un secondo di alcune canzoni e altri fatti, o luoghi, o persone, che hanno bisogno di tutta la canzone per tornare alla mente.
E poi c'è l'elemento radio. La stessa canzone ascoltata con il walkman (o lettore cd, per essere precisi) non è la stessa cosa. Se so che nel mio disco quella è la canzone 5 e viene dopo la 4, non c'è la sorpresa, non mi fermo subito dopo aver sentito le prime note per assaporarla e cercare quello che mi verrà in mente. Invece se la sento in radio quando meno me l'aspetto ha tutto un altro sapore, i ricordi che rispolvera sono più naturali, mi fanno per forza di cose lasciare quello che stai facendo: non posso andare avanti senza ripensare per qualche minuto a quel periodo... quello che ho fatto, i luoghi visti, le persone incontrate... le canzoni ascoltate...

domenica, settembre 18, 2005

Guardarsi intorno, alzare gli occhi

In questa prima settimana scolastica l'orario era solo di tre ore, in modo che l'inizio fosse più "soft" (come ha detto la preside il primo giorno di scuola)...
Entrata alle 9 e uscita a mezzogiorno! Cha pacchia se fosse tutto l'anno così!
E invece no, da domani mattina si ricomincia con le vecchie e sane abitudini ad alzarsi alle 6.45, uscire alle 7.13 e prendere l'autobus delle 7.24, per entrare a scuola alle 8! E poi uscita alle 12.55, autobus alle 13 o 13.09 e... a casa!

Comunque, dicevo, in questi giorni, uscendo prima, ho avuto la possibilità di girare un po' per Milano, complice l'appuntamento fisso a pranzo con la mia mamma e la non-voglia di prendere la metropolitana. Infatti il metrò è una cosa bellissima perchè ti permette di spostarti in città in pochissimo tempo, però ha lo svantaggio che non puoi guardarti attorno... invece questa settimana ho preso il tram, il 23, di quelli ancora vecchi, quelli che piacciono a me, quelli che così non li fnano più, e mi è piaciuto immaginarmi di vedere quel tram in tutte le varie epoche che ha vissuto...

E' bello poi andare in giro sul tram e guardare fuori dal finestrino, vedere quello che di solito non vedo, zone in cui non passo mai, osservare le facce delle persone che sono in strada e di quelle che sono con me sul tram: chi sono? perchè sono su quel tram? dove vanno? da dove arrivano? come mai la loro strada si è incontrata, anche se per il breve intervallo di un viaggio in tram, con la mia? quante esperienze hanno vissuto senza che io le conosca? quante cose avrebbero da insegnarmi se potessimo parlarci, confrontarci? quali piccoli grandi segreti nascondono? cosa stanno pensando in quel momento?
Sono domande che ogni tanto ti vengono in mente..., e viaggi con il pensiero.

E poi, sempre dal tram, guardare le case, quelle vecchie, quelle nuove, guardarle nei punti che di solito, camminando di fretta per la città, non si vedono. In alto, i balconi, i tetti, le decorazioni... E guardare le finestre aperte, chiuse, accostate: chi c'è dentro? cosa sta facendo? è felice? è triste? si sta chiedendo cosa ci faccia quel ragazzo che dal tram sta guardando proprio la sua finestra?

Tutto con il walkman (o lettore Cd portatile, per essere precisi...) che fa da colonna sonora al film della mia vita...

domenica, settembre 11, 2005

ricomincia! (la scuola)

Svegliarsi presto
Fare colazione
Prepararsi e controllare la cartella
Uscire
Andare a prendere l'autobus
Prendere l'autobus
Arrivare alla tua fermata
Scendere dall'autobus
Raggiungere la scuola
Chiacchierare con gli altri compagni che, come te, arrivano un quarto d'ora prima solo per gustarsi quel sano momento di chiacchiericcio sul marciapiede davanti alla scuola con cui aprire la giornata scolastica e svegliarsi del tutto
Aspettare che l'orologio fuori dalla scuola segni le 7.58
Dire: "Forse è il caso che entriamo"
Mettersi in cammino con i tuoi compagni verso l'entrata
Salire due piani di scale mentre dal bar della scuola proviene un profumo di brioche che ti mette voglia di mangiare anche se hai appena fatto colazione e non ha assolutamente fame
Pensare: "L'intervallo è solo fra tre ore"
Arrivare in classe
Raggiungere il tuo posto e sedersi
Chiacchierare con i compagni di banco mentre sistemi lo zaino e tiri fuori il materiale
Chiacchierare con i compagni di banco mentre aspetti la professoressa che sta facendo lo stesso con una collega fuori dalla porta
Salutare la professoressa che entra
Seguire la lezione
Aspettare impaziente la campanella che annuncia la fine della prima ora per poter dire: "Solo quattro ore"
Aspettare la fine della seconda ora per poter dire: "Solo due ore all'intervallo"
Arrivare all'intervallo e mangiare la merenda
Chiacchierare con i compagni su compiti/lezioni/professori/cavolate
Aspettare le 12.50, quando mancheranno solo 5 minuti alle fine della mattinata scolastica
Cominciare a mettere via astucci e quaderni senza che la prof se ne accorga troppo
Alle 12.55 schizzare in piedi, chiudere la cartella e scappare!
Correre alla fermata dell'autobus per cercare di prendere quello prima che non è ancora pieno
Oppure aspettare quello dopo che sarà pieno
Arrivare alla tua fermata
Scendere dall'autobus
Camminare fino a casa
Cercare le chiavi, ritirare la posta e entrare
Aprire il frigorifero, prendere il tuo pranzo e infilarlo nel microonde; accenderlo
Telefonare alla mamma per dirle che la giornata è andata bene
Cambiarsi
Togliere il cibo dal microonde e mangiarlo
Cazzeggiare un po'
Aprire la cartella
Aprire il diario, leggere i compiti per il giorno seguente e pensare: "E' proprio il caso che mi metta a fare qualcosa, anche se non ne ho molta voglia!"
Mettersi a fare i compiti
Aspettare le 16 in punto per poter dire: "E' ora di fare merenda, smetto un po'!"
Fare merenda e riprendere a fare i compiti
Arrivare al sospirato termine dei compiti
Ritagliarsi uno spazio per sè per fare quello che si vuole
Mangiare e chiacchierare con i gentitori
Preparare la cartella
Guardare la tv
Andare a letto (presto perchè domani c'è scuola)
Svegliarsi presto...

La scuola e il tram-tram scolastico ricominciano!