venerdì, agosto 26, 2005

A casa!!!

Sono tornato a casa! In realtà è da mercoledì che sono a Milano, ma le troppe cose da fare non mi hanno dato la possibilità di scrivere! Disfare le valigie e sistemare quello che è rimasto a casa è sempre un casino, ma inevitabile quando si torna.
In più fra due settimane comincia la scuola, quindi devo finire di studiare e fare i compiti.
Ho riaperto "Somis - il nuovo portale" e ho lanciato un'iniziativa. Se vi va andate a darci un'occhiata, se non avete raggiunto questo blog dal sito e quindi avete già letto.
Per il resto quando avrò qualcosa di più intelligente da scrivere lo farò!
A presto!

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giovedì, agosto 18, 2005

Obidos - Portogallo

Internet point di Obidos, Portogallo, Giovedi' 18 agosto 2005, ore 12.25

Ciaoooo!!!
Era da un po' che non vi scrivevo!
Nel frattempo ci siamo spostati nella parte meridionale del Portogallo, vicino a Lisbona. Anche oggi vi sto scrivendo "live", senza quindi il bisogno di penne e fogli colorati.
Qui a Obidos, che sto visitando, ho trovato un internet point gratuito gestito dal comune, cosi' ne ho approfittato.
Ieri abbiamo preso una barca che ci ha portato sull'isola di Berlenga, raggiungibile con 45 minuti di navigazione da un porto vicino a dove abbiamo la camera.
Nell'andata il mare mi ha dato un po' fastidio, ma poi nel ritorno non ho avuto problemi.
L'isola non e' molto grande (1,5 km di lunghezza) e si gira solo a piedi. E' abitata da migliaia e migliaia di gabbiani. I gabbiani, presi da soli o a piccoli gruppi, sono degli animali tanto graziosi e simpatici. Ma quando poi sono cosi' tanto il loro versettino tanto caro e simpatico diventa un po' piu' casinaro. Diciamo che ieri sembravano, a tratti, un po' delle galline casinare. Poi, per accogliermi bene sull'isola dopo la traversata, uno ha ben pensato di mollare in volo una bella scagazzata che mi e' atterrata davanti e i cui schizzi mi sono finiti addosso... Non c'e' angolo dell'isola che non sia infestato dagli escrementi di questi simpatici uccelli.
E' stato pero' molto bello vedere i gabbiani giovani ceh stavano imparando a volare ed erano incitati dai piu' anziani, che gli correvano dietro appena questi cercavano di posarsi, obbligandoli quindi a restare in volo.
Per ora mi sembra di avervi scritto tutto... Non so se riusciro' a farmi sentire (leggere) prima della fine del mio viaggio. Domenica mattina ripartiremo per la Spagna, dove faremo una tappa. Poi due in Francia e... a casa!
A presto!

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venerdì, agosto 12, 2005

Spagna

Internet Point di Caminha, Portogallo, Venerdi' 12 agosto 2005, ore 19.00

Ciao a tutti! Oggi finalmente riesco a scrivervi "live", anche se non potro' dilungarmi troppo perche' devo andare e mi sa che l'internet point sta per chiudere. Quindi oggi niente fogli ne' penne.
Oggi siamo andati in Spagna, perche' tanto qui e' vicinissimo al confine.
Abbiamo preso il traghetto per attraversare il fiume che ci separa dalla Spagna e volevamo poi andare, sempre con un altro traghetto, su delle isole. Pero' purtroppo abbiamo scoperto che il traghetto che poteva andarci bene era gia' partito e che quello successivo era alle 16... troppo tardi!
Ma non tutto il male viene per nuocere! Perdendoci per stradine molto strette siamo riusciti a raggiungere una punta molto bella, con poca gente e un paesaggio naturale favoloso. Abbiamo mangiato li', abbiamo scattato qualche foto e abbiamo (quasi) raggiunto il faro...
Poi siamo tornati indietro, questa volta evitando di prendere il traghetto ma attraversando un ponte, ed eccomi qui adesso a scrivervi!
Oggi abbiamo cambiato ora due volte: qundo siamo arrivati in Spagna abbiamo spostato l'orologio avanti di un'ora, quando siamo tornati in Portogallo lo abbiamo spostato indietro....
Qui fa caldo e vicino a noi c'e' un incendio da cui si alza una colonna di fumo... Speriamo che riescano a spegnerlo al piu' presto!
Vi ho scritto tutto (o quasi). Alla prossima! (se trovero' un internet point...)

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Barcelos & Viana do Castelo - Portogallo

Caminha, Portogallo, Giovedi' 11 agosto 2005, ore 22.30

Ciao a tutti! Oggi vi sto scrivendo su un foglio rosa con un penna nera e spero di riuscire a pubblicare questo post al piu' presto. Se avro' tempo domani andro' al solito internet point e vi scrivero'.
Oggi siamo andati al mercato di Barcelos, una cittadina qui nel nord dle Portogallo. Questo mercato e' immenso e molto, molto caratteristico.
Una parte e' simile ai mercati che si svolgono tutte le settimane nelle strade delle nostre citta' e vende un po' di tutto: abbigliamento, scarpe, borse e molto altro.
Ma nella parte dove si vendono frutta e verdura ci sono tante bancarelle tenute soprattutto da donne non molto giovani che vendono i prodotti dei loro orti: carote enormi, patate un po' brufolose, arance piu' simili a palloni che a frutti...
Le "vecchiette" vendono anche galli e galline vivi, conigli, anatre e uova.
Questo mercato e' tanto caratteristico che probabilmente una foto fatta in bianco e nero potrebbe tranquillamente essere spacciata per una foto d'epoca di 50 anni fa: alcune bancarelle avevano le bilance elettroniche che al giorno d'oggi si trovano dappertutto, ma altre (molte) avevano ancora le bilance d'epoca con i piatti e i pesi!
E' stato molto interessante visitare questo mercato, che mi ha permesso di vedere un miscuglio di usi e costumi locali.
Ad esempio, non mi sarei mai immaginato di trovare una bancarella che vendeva abbigliamento con un fornello a gas e la pentola per preparare il pranzo....
Nel pomeriggio siamo poi andati a Viana do Castelo, attraverso cui siamo spesso passati in macchina: da fuori sembrava proprio una citta' incasinata, mentre il centro storico e' risultato molto bello e con negozi piu' "moderni" che quelli di Porto.
In serata cena sulla spiaggia di Moledo: "quasi-rimini-portoghese" di giorno ma posto molto carino di sera. Per ora e' tutto...
Mi faro' sentire (anzi leggere) al piu' presto se nel Portogallo del sud riusciro' a trovare un Internet Point!

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mercoledì, agosto 10, 2005

Porto - Portogallo

Caminha, Portogallo, Martedi' 9 agosto 2005, ore 22.00

Ciao, cari amici del blog (metto il plurale anche se magari legera' uno solo, che importa?Ma, se siete di piu', commentate e fatevi sentire!) avete visto che sono riuscito a pubblicare subito il post del 7? Che velocita', eh? Ho trovato un Internet Point qui a Caminha e ne ho approfittato.
Anche adesso vi sto scrivendo a mano e non so quando potro' pubblicare. Questa volta pero' sto scrivendo su un foglio giallo con una penna blu (se resiste fino alla fine...)
Oggi siamo andati a Porto.
L'approcio iniziale con la citta' non e' stato dei migliori, perche' ci siamo "persi" tra le vie super-trafficate e non riuscivamo a trovare un parcheggio. Poi, finalmente, abbiamo cominciato la nostra visita.
Porto unisce il nuovo e il vecchio, ma proprio vecchio vecchio. Come in buona parte del Portogallo che ho gia' visitato, le case vecchie sono cadenti, dismesse e abbandonate. E la cosa particolare e' che anche in pieno centro e' cosi', non solo nei quartieri popolari!Anche le case nuove costruite probabilmente in fretta e furia risparmiando sui materiali hanno tutte le facciate rovinate.
Nei vicoli che abbiamo attraversato le case erano vecchie e messe molto male, e ugualmente abitate. Mi e' capitato di vedere qualcosa che era poco piu' che una catapecchia e pensare: "Sara' disabitata", ma poi vedere i panni stesi ad asciugare e capire che in quella casa della gente ci vive.
Un discorso a parte meritano i negozi, che sono come erano probabilmente da noi 50 anni fa o giu' di li' (scrivo probabilmente perche' 50 anni fa io non c'ero...). Sono, almeno la maggior parte, negozi vecchi, in locali bui che si affacciano su vicoletti anch'essi vecchi e non molto puliti. Molto bella la stazione, anch'essa non molto "moderna", con le pareti dell'ingresso decorate dai classici "azulejos", le piastrelle dipinte di blu che qui vengono messe un po' dappertutto e che in questa stazione formano dei disegni che coprono tutta la parete.
Per quanto riguarda le chiese, qui hanno un gusto abbastanza pesante, con molte decorazioni dorate: questo vale anche per la cattedrale di Porto, la Se'.
Quindi un bel giro in barca lungo il Douro ci ha mostrato Porto dall'acqua: molte le case fatiscenti, ma tutte rigorosamente con l'antenna parabolica!
Dal fiume abbiamo visto un tram, alimentato ancora con quella che a milano si chiamava "perteghetta" e che molti anni fa e' stata sostituita dal pantografo. Volevamo farci un giro sul tram 18, che una guida turistica ci consigliava perche' girava per tutti i luoghi d'interesse, ma abbiamo scoperto che e' stato tolto. Peccato, sarebbe stato bello fare un giro su un tram come quelli che ho visto solo sul sito dell'ATM nella sezione "storia"!
Penso di avervi raccontato tutto. Alla prossima!

n.d.p. (note di pubblicazione): anche questa volta non ho trovato le lettere accentate, cosi' mi sono arrangiato con gli apostrofi, spero mi perdonerete! Ah, un'altra cosa: raccontatemi anche voi quello che fate, scrivete, scrivete, che poi leggero'!

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lunedì, agosto 08, 2005

Caminha - Portogallo

Caminha, Portogallo, Domenica 7 agosto 2005, ore 21.30

Ciao a tutti, cari amici del blog (Quanti sarete, poi? Ma che importa, in fondo?)
Vi sto scrivendo in questo momento dalla casetta in Portogallo che abbiamo affittato. Purtropo qui non ho un compiuter ne tantomeno internet, quindi vi sto scrivendo a mano con una penna nera su un foglio verde e non so quando riusciro' a pubblicare questo post. Forse quando e se trovero' un internet point, forse a casa...
Oggi, dopo 4 giorni di viaggio in macchina, e' stato il primo giorno di vacanza vera. Siamo andati a visitare Guimaraes, un paese medievale che credevo piccolo piccolo e invece e' una cittadina. Del resto qui io mi immagino piccoli piccoli tutti i paesi, che in realta' sono piu' grandi, quasi delle cittadine. Le cittadine sono un po' "incasinate", o forse mi fa questa impressione perche' faccio il confronto con la Scozia, che ho visitato l'estate scorsa, che era solo pecore-mare-pecore-erica-pecore-scogliere-pecore con una casa qua e la', ogni tanto. Le strade erano cosi' poco trafficate che erano ad una corsia sola, mentre qui oggi ho fatto una bella coda per tornare a casa: tutta gente che tornava dal mare.
Oggi, dicevo, anzi scrivevo, abbiamo visitato Guimaraes. Il centro storico e' molto bello e caratteristico, ma la cittadina si e' ingrandita molto e, a giudicare dalle case che sembrano nuove, da poco tempo. Noi abbiamo beccato la festa della citta', quindi c'era un mercato che non finiva piu' e anche il luna park, che faceva un bel po' di casino: niente a che vedere con le pecore scozzesi!
E a tutto si e' sommata la temperatura che in scozia non era certo cosi' alta!
Poi abbiamo preso una funicolare per salire in alto dove si aveva una vista della citta'. Siccome non trovavamo la funicolare in mezzo a tutto il casino, abbiamo chiesto ad un tipo (in un misto tra portoghese, spagnolo, italiano e francese) dove si trovasse. Siccome ci andava anche lui, ci ha accompagnato e in cabina ci siamo messi a parlare, sempre in un miscuglio i lingue [accidednti, comincia a farmi male la mano e sto scrivendo "a zampa di gallina". non sono piu' abituato a scrivere a mano!]. Poi, una volta su, ci ha detto dov'era il punto panormamico. Stavamo passeggiando e... lo abbiamo incontrato di nuovo: ci ha indicato un altro posto. Che signore gentile!
Per oggi penso di aver scritto abbastanza, chissa' quando potro' pubblicare questo post!

n.d.p. (note di pubblicazione): scusate per gli apostrofi al posto degli accenti, ma non ho trovato le lettere accentate, su questa tastiera portoghese!Per il resto, spero di riuscire a pubblicare altro al piu' presto, quando trovero' un internet pont... voi intanto commentate, che poi leggo... ciao!

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martedì, agosto 02, 2005

Si parte!

Avrei voluto scrivere un post unico, oggi, che parlasse della strage di Bologna ma non solo. Però poi, mentre scrivevo, ho ritenuto più giusto separare la parte "seria" sulla strage di Bologna dal resto.
Allora, domani si parte! Destinazione Portogallo.
Sto preparando le ultime cose.
Non so se in Portogallo riuscirò ad "avere accesso alla rete". Se riuscissi, mi piacerebbe scrivere qui su questo blog un "diario di viaggio" ma non solo. Vorrei scrivere quello che vedo, sento, annuso, ma anche quello che penso e su cui rifletto.
Se non riuscissi ad accedere ad Internet, scriverò (ebbene sì, userò carta e penna, in barba a tutte le moderne tecnologie) e poi metterò tutto sul blog al mio ritorno.
Per ora vi saluto e auguro a tutti buone vacanze!

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Bologna: 25 anni dopo

Oggi è esattamente il 25° anniversario dell'attentato alla stazione di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980.
I morti furono 85 e i feriti 200.
Tanti, troppi.
Facile ricordare l'analogia con i recenti attentati di Londra, dove oggi c'è stato un ennesimo falso allarme. Bisogna proprio dire che cambiano i fini, gli attentatori, ma non cambiano mai la violenza e la volontà di imporsi con la violenza sugli altri (quasi sempre su innocenti che non hanno alcuna colpa, se si può definire lecito un attentato contro chi ha colpa).
Perlomeno della strage di Bologna qualcuno si è ricordato. Purtroppo non sempre è così, come dimostra il recente anniversario della strage di Ustica, in cui morirono sempre tante, troppe persone, che non è stato ricordato da nessun giornale nè dai "big" dell'informazione.
Perchè è vero che è solo un giorno su 365 e non ce ne si ricorda negli altri 364, ma la ricerca della verità, la tenacia nel pretendere che i colpevoli paghino passa anche da anniversari come questi (se ricordati).
L'immagine-simbolo degli attentati dello scorso 7 luglio è la ragazza con il volto sfigurato e coperto da una garza che si allontata dalla stazione della metropolitana accompagnata da un giovane soccorritore improvvisato. E' stata l'immagine che ci ha accompagnato in tutte le ore successive la strage, che ci ha mostrato la brutalità dell'attentato e la sofferenza delle vittime. All'epoca della strage di Bologna io non c'ero ma, dai racconti che ho letto, una delle immagini simbolo deve essere stata (e rispecchia il giovane che soccorre la ragazza a Londra) la mobilitazione di tutta la città per aiutare i feriti: gente che accorreva a portare fuori dalla stazione i feriti, gente che portava aiuti, scavava tra le macerie per cercare i superstiti. E poi l'immagine-simbolo per eccellenza, quell'autobus, il 37, usato per trasportare i corpi delle vittime negli obitori cittadini, poichè le ambulanze dovevano trasportare negli ospedali tutti i feriti. E adesso, fuori servizio, è lì a ricordare la tanta, troppa violenza. Che non si deve più ripetere.

lunedì, agosto 01, 2005

blog!

Ciaoooo!!!!
Ho appena aperto questo blog.
Non so ancora a cosa mi servirà. Adesso vedrò cosa scriverci.
Poi, appena sarò sicuro che questo blog abbia un senso, darò l'indirizzo ad un po' di gente.
Ma prima devo metterci qualcosa di interessante.
Per chi sia capitato qui per caso o non mi conosca o semplicemente non lo sappia, dopodomani parto per il Portogallo con i miei genitori.
Starò via tre settimane.
Se là riuscirò ad "avere accesso alla rete" potrei scrivere qualcosa qui sul blog...
quello che ho visto, quello che abbiamo fatto, quello che mi ha colpito, che tempo fa in Portogallo....
allora forse questo blog avrebbe un senso e potrei dare l'indirizzo in giro...
altrimenti rimarrai così, caro blog: diario su internet ma "segreto" e non pubblicizzato.
a presto!