mercoledì, agosto 09, 2006

Il fagotto della vita


Un uomo cammina in una pianura piena di neve, curvo sotto il peso di un fagotto in cui è riuscito a far entrare tutto ciò che possiede: i suoi ricordi, i suoi desideri, i suoi affetti. Le poche cose che gli sono rimaste e il rimpianto per quelle che ha perduto.

(Sebastiano Vassalli - Amore Lontano)

Ognuno di noi ha sulle spalle un fagotto (qui rappresentato per comodità con uno zaino, tanto è lo stesso, no?) in cui ha tutta la sua vita: i luoghi che ha visto, le persone che ha incontrato - e a cui ha voluto bene -, le esperienze che ha vissuto, i sogni falliti e quelli che potranno realizzarsi. A volte basta davvero poco - una canzone, un volto, un profumo - a far aprire il fagotto per ricordarsi di quello che si è passato.
I momenti più importanti - e più difficili - della vita sono proprio quelli in cui ci si trova a frugare dentro il fagotto, scavando in profondità fra le cianfrusaglie, per trovare le cose veramente importanti legate al proprio passato. Sono i momenti in cui si tirano le somme di quello che è stato e si progetta - spesso sognando - il proprio futuro. Sono momenti in cui si capiscono tante cose. E in cui si cresce tantissimo, più che in ogni altro momento.