(Irlanda - foto by Somis)
Dubbi, domande e incertezze.
Delusione per il comportamento di alcune persone con cui, pur sapendo che le nostre strade si stavano per dividere, mi ero illuso si fosse creato, in questo/i anno/i (con chi più, con chi meno...), un rapporto decente. Persone che, un mese fa, pensavo di aver conosciuto meglio, che pensavo mi avessero conosciuto meglio e per questo mi tenessero un pochino di più in considerazione. E invece, poco prima di lasciarci, mi hanno dimostrato che non c'è spazio per il buon ricordo di loro che pensavo di poter portare con me lungo la mia strada.
Le sciocche lacrime di commozione che arrivano e vengono ricacciate indietro quando si sta per mettere la parola "fine" a qualcosa di bello e importante, indipendentemente dal fatto che questa fine sia necessaria e obbligata per proseguire sulla stessa strada. Lacrime per un anno che è stato intenso, nonostante tutto. Nonostante le difficoltà, i dubbi, i momenti di sconforto, le fatiche, le incomprensioni. Ma che forse è stato bello proprio per questo, e che forse proprio per questo mi ha dato tutto quello che mi è servito a compiere questa scelta importante e a prendere (o continuare?) questa strada. Ma lacrime forse anche, almeno un po', per le persone che, per tratti più o meno lunghi e più o meno intensamente, hanno camminato al mio fianco, poco più avanti o poco più indietro. Nonostante le incomprensioni, le differenze di carattere, la distanza. Lacrime che, forse, almeno per queste persone erano immeritate.
E poi il grande punto di domanda che, dopo aver compiuto una scelta di questo genere, appare vicino alla parola "futuro", tanto generale, tanto vaga, tanto personale, tanto mia, tanto importante, tanto spaventosa e tanto entusiasmante al tempo stesso.
Ma forse è proprio prendere queste scelte, importanti ma non fondamentali, che insegna ad affrontare, in futuro, quelle scelte che possono cambiarti la vita, e che non si può fare a meno di affrontare.
Era da tanto che non aprivo l'editor del blog con un'idea piuttosto vaga di quello che volevo scrivere e non lasciavo che fosse il cuore a dettare alle dita le lettere da digitare sulla tastiera. Per fortuna è successo di nuovo. Grazie blog!
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