martedì, gennaio 30, 2007

Una serata indimenticabile

(io e Matteo)

E' incredibile come una giornata qualunque - come tante, nè bella nè brutta, che sembrava destinata a finire nel dimenticatoio insieme a molte sue simili - possa cambiare velocemente, nel giro di qualche ora, grazie ad un'occasione inaspettata. E a delle persone speciali.
E' fantastico vedere come due ragazzi "famosi" non abbiano perso quella loro "umanità", quella loro "semplicità" (...semplicemente...) che tante star (o presunte tali) perdono spesso, ma invece riescano ad essere naturali e amichevoli con i loro fan, facendoli sentire veramente a loro agio e tra amici.
Ieri sera ho conosciuto Matteo e Thomas (gli Zero Assoluto). Fino a poche ore prima se mi avessero detto che avrei incontrato gli Zerini mi sarei messo a ridere. E invece è successo.
E' stata una serata indimenticabile. Anche se li ascolto da tempo in radio e so che sono due ragazzi "normali", non mi sarei mai aspettato di trovarli così amichevoli. Sarà stato il contesto (eravamo veramente pochi, quindi non sono stati assaliti come in altre occasioni), però sono stati molto gentili e disponibili. Mi hanno riconosciuto (si ricordavano di me per la telefonata di un paio di mesi fa e per tutti gli sms che mando in diretta) e abbiamo chiacchierato come se ci conoscessimo da tantissimo tempo, come se fossimo amici. E in fondo - in un certo senso - lo siamo.
E' stata veramente una serata fantastica.

sabato, gennaio 27, 2007

I miei venticinque lettori

(Norvegia - foto by Somis)

Ok, sto per ricascarci.
Non posso lasciare ancora il blog abbandonato a se stesso. Non è giusto.
Eppure... non ho niente di particolare da scrivere. Anzi, non è che manchino le cose da scrivere, ma maca la voglia di setacciare i miei pensieri alla ricerca di qualcosa di interessante. Cosa ci posso fare? Se mi sforzo di scrivere quando non ne ho voglia, finisce che scrivo sempre delle banalità. E penso che nemmeno questo sia giusto.
E allora... ho deciso che questa volta lascerò spazio a voi, i miei venticinque lettori.
Chiedo a tutti voi, sia i miei lettori abituali che quelli che sono capitati su queste pagine anche solo una volta per sbaglio, o che è la prima volta che leggono il mio blog, di lasciare un commento a questo post, anche se lo leggeranno fra molti mesi. Un commento, una firma, se vi va ditemi anche da dove scrivete. Mi basta anche solo un "ci sono anche io tra i tuoi lettori". E, ovviamente, se volete potete lasciare anche un commento generale sul blog...
Naturalmente, ogni di più sarà ben accetto...
Prego, incominciate!

lunedì, gennaio 22, 2007

Campanelli

(Norvegia - foto by Somis)


Basta veramente poco per cambiare direzione e la vita non ti aiuta, non ti mostra mai cartelli con scritto "Attenzione! Stai per distruggere la tua relazione!", non ti urla: "Svegliati!"

(Matteo Maffucci, Spielberg ti odio)

Lo so: ho già postato queste parole qualche giorno fa. Non è un doppione.
Semplicemente, oggi ho capito (come se fosse necessaria un'ulteriore prova... eppure talvolta serve...) che non è affatto così. La vita, nella maggior parte dei casi, mostra dei cartelli enormi, suona dei campanelli fortissimi: sono gli amici. Bisogna solo saper accettare i loro consigli, abbassare per una volta quella barriera spinosa dell'orgoglio e ascoltarli.
Oggi ne ho avuto la prova.

p.s. Oggi nella mia scuola è successa una cosa molto brutta. Una ragazza, che pochi giorni fa aveva preso la meningite ed era in coma, è morta stasera. Sono cose che purtroppo capita di sentire più o meno spesso, senza farci nemmeno troppo caso. Notizia che passano, entrano ed escono. Come tante altre.
Però quando queste disgrazie colpiscono il tuo ambiente, il tuo mondo che pensi non potrebbe mai essere essere coinvolto in certe cose, ti fanno sentire impotente, ti fanno capire che la vita è fragile, è un filo sottilissimo che può spezzarsi come niente. Ti ricordano che al posto di quella ragazza ci saresti potuto essere tu.
E ti ricordano che la vita è troppo preziosa per essere sprecata.

martedì, gennaio 16, 2007

I'm a lazy blogger

(Norvegia - Foto by Somis)

Lo so.
E' vero.
Avete ragione.
Non è carino da parte mia non aggiornare il blog per più di due settimane di fila.
Chiedo umilmente scusa ai miei venticinque lettori.
Senza dubbio mi sono comportato male, però Vostro Onore può concedermi almeno qualche attenuante?
E' che spesso non ce ne accorgiamo, ma finiamo per farci travolgere dagli eventi, più spesso dalla quotidianità, e finiamo per vivere ogni giornata aspettando che arrivi un dato momento, quello che ci sembra il migliore (o solo il meno peggio?), ma in realtà aspettiamo che finisca, che passi, che ne arrivi un'altra. E poi il giorno dopo è la stessa identica cosa. Ci limitiamo al minimo indispensabile, a quello che ci basta per andare avanti, senza preoccuparci di quel "di più" che arricchisce le nostre giornate, la nostra vita, le persone che ci stanno intorno...
Ci accontentiamo, ci limitiamo a fare quello che non può essere rimandato. Perchè in fondo è questo quello che facciamo. Non decidiamo fermamente e coscienziosamente di non fare una cosa, semplicemente la rimandiamo. La farò domani. Dopo. La prossima volta. La settimana prossima.
La realtà è che siamo pigri. Ma talmente pigri, che non abbiamo voglia nemmeno di prendere una decisione. Facciamo solo ciò che è strettamente indispensabile, quello che il mondo intorno a noi (che si muove sempre più velocemente di noi) ci costringe a fare, con la minaccia di lasciarci indietro se ci fermassimo un attimo di troppo.
Però, presi in quello che a volte può essere uno "stare a galla", accantoniamo in un angolo tutto ciò che pensiamo possa essere rimandato. E spesso, purtroppo, questa sorte spetta alle cose e alle persone più importanti, della cui grandezza spesso non ci accorgiamo.

E' un po' come scrive Matteo Maffucci (cantante degli Zero Assoluto insieme a Thomas De Gasperi, ndS) nel suo nuovo libro, intitolato Spielberg ti odio:
[...] ma non condanno neanche me per la mai immobilità. E' una fase, un momento, una pausa che mi sono preso dalla socialità, un bisogno intimo e spontaneo di crearmi qualche problema privato. Basta veramente poco per cambiare direzione e la vita non ti aiuta, non ti mostra mai cartelli con scritto "Attenzione! Stai per distruggere la tua relazione!", non ti urla: "Svegliati!".

lunedì, gennaio 01, 2007

L'anno che verrà


L'ANNO CHE VERRA' (Lucio Dalla)

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità

Un altro anno è passato, uno nuovo è appena iniziato.
Come sempre, questi sono giorni in cui si tirano le somme, si stilano classifiche, si fanno bilanci. Cos'è stato questo 2006? Cosa mi ha lasciato?
E' stato senz'altro un anno molto bello e intenso, ricco di novità (ma quale anno può dirsi privo di tutte queste cose?), e continuerò a portarne con me alcuni pezzetti: nelle persone che ho conosciuto, nei luoghi che ho visto, nelle esperienze belle e brutte che ho vissuto, nei sogni e nelle aspettative che si sono realizzati e in quelli che invece sono rimasti solo nella mia mente...
Però... oggi è un altro anno. Cosa mi aspetto da questo 2007? Senz'altro un nuovo anno scoppiettante come è stato, per varie ragioni e sotto diversi aspetti, il 2006. Spero che anche quest'anno mi faccia conoscere nuove persone, visitare nuovi posti, vivere nuove esperienze.
Per quanto riguarda le aspettative... who knows... fra 365 giorni saremo di nuovo qui a tirare le somme, e solo allora sapremo quali si sono realizzate...

L'importante è vivere anche questo 2007 con entusiasmo, pronti a prendere tutto ciò che di meraviglioso questo anno ci offrirà.

Un augurio speciale ai miei
venticinque lettori, che questo 2007 sia per voi strepitoso e straordinario!