lunedì, ottobre 16, 2006

Complessi di inferiorità

(Norvegia - foto by Somis)

Perchè basta così poco a farci sentire inferiori agli "altri", per farci sentire incapaci, inutili, fuori luogo?
Ci sono dei momenti in cui basta veramente poco: bastano le battutine idiote di uno che, senza capire che non sei una cima ad andare in bici, ti dice che "il trucco è non andare a zig-zag" (come se non lo sapessi anche tu e stessi facendo apposta ad andare così) o che "la bicicletta va a pedali, quindi devi pedalare" (come se non lo stessi già facendo).
Bastano le frasi a metà dette da gente che non sa quello che sta dicendo (o non se ne rende conto).
Bastano le frasi dette da gente che si rende perfettamente conto di quello che sta dicendo (ma se ne sbatte).
Basta vedersi come l'unico a non saper fare una cosa all'interno di un gruppo.
Eppure... sono cose piccole, a pensarci bene sono pure banali.
Basterebbe veramente poco per superare queste "difficoltà" (anche una parolina giusta al momento giusto per frenare certe lingue che non sanno stare al loro posto), però in quei momenti non è così semplice.
A mente lucida si penserebbe che ce ne si può fregare delle battutine idiote di un cretino, che la gente è libera di dire quello che vuole ma non bisogna farsi troppi problemi, che non sempre tutti sono capaci di fare tutto, che nessuno è nato "imparato" nè deve sentirsi obbligato a fare qualcosa che gli dà fastidio, che...
Ma in quei momenti scatta qualcosa in noi. Queste piccole cose riescono a crearci dei complessi d'inferiorità. Perchè?
Perchè la verità è che siamo deboli e insicuri, e queste piccole cose graffiano lo strato di (finta) sicurezza che abbiamo fuori e ci mostrano per quello che siamo, facendo crollare le nostre (poche) certezze che ci eravamo costruiti.
Quello che in questi momenti non capiamo è che non siamo gli unici ad avere un sottile strato di sicurezza che si può graffiare facilmente, ma tutti siamo così, anche le lingue più malefiche che si sentono dei gran geni sempre superiori a tutti (anzi, questo è probabilmente il modo in cui si sono costruiti il loro strato di sicurezza per coprire la loro debolezza). Fa parte dell'essere uomini, è "normale", capita a tutti. E allora perchè farsene un problema? Chi non si è mai sentito inferiore almeno una volta scagli la prima pietra.

5 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

e pensare che io mi sento sempre così...

22 ottobre, 2006 18:24  
Blogger stefano ha detto...

Simon non ti abbattere! vedrai che facendo strada con il noviziato e il clan si imparerà a conoscere i compagni e ad avere più attenzioni gli uni per gl'altri. Questo è il bello della comunità!
...per quanto è succsso, puoi averla presa male, ma è sempre solo una bicicletta!
:-)
bibi

23 ottobre, 2006 09:54  
Blogger Diego ha detto...

Sono convinto che l'esperienza del senso d'inferiorità sia sperimentabile soltanto da individui umili e consapevoli dei loro difetti, prima che dei loro pregi.
Prova a trasformare lo stato eomtivo che avverti in quei momenti in un desiderio di riscatto e miglioramento delle tue abilità: funziona!
Ti porgo i miei più sinceri complimenti per la tua scrittura limpida e piana.

29 ottobre, 2006 20:59  
Blogger somis ha detto...

diego: grazie!

30 ottobre, 2006 12:01  
Anonymous Anonimo ha detto...

Su Simon!non ti demoralizzare...non possiamo essere tutti bravi a far tutto... il mondo sarebbe piatto!
Non ti preoccupare di quello che pensano gli altri:cerca di vivere con più spensieratezza!
:-)chiara (canottino)

30 ottobre, 2006 18:21  

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