lunedì, settembre 25, 2006

Scuse a me stesso

(Norvegia - foto by Somis)

Per l'ennesima volta i miei venticinque lettori devono scusarmi per il silenzio dell'ultima settimana. Avete ragione, l'ho detto tantissime volte, però va così.
In realtà da un po' di giorni mi ripeto che devo scrivere qualcosa qui sul blog, perchè una settimana di silenzio è troppa. Però, a parte tutti gli impegni degli ultimi giorni, succede sempre la stessa cosa: più penso a cosa potrei scrivere sul blog e meno riesco a tirar fuori le parole per dire quello che voglio. Scervellarmi e sforzarmi di trovare un argomento di cui parlare "perchè devo scrivere qualcosa" non funziona, perchè poi non mi viene naturale. In questi casi non posso fare altro che aspettare... prima o poi mi succede qualcosa, vedo, penso rifletto e mi viene un'idea di qualcosa da scrivere.
Stasera invece ho qualche pensiero in testa, quindi ho qualcosa scrivere...
Ogni tanto mi fermo a riflettere sugli strani meccanismi che muovono la mia mente - e la mente umana in generale. Per esempio, non vi succede mai di non voler fare qualcosa, anche se non sapete esattamente il perchè?
A me a volte capita di fissarmi a non voler fare una cosa, perchè penso che mi dia fastidio, perchè non ne ho voglia, perchè penso che ci sia qualcosa nel mio inconscio che mi dice di non farlo. Sono cosciente di sbagliare, che non dovrei farlo, che sono bad inside. Eppure non mi va. E allora comincio ad inventare delle banalissime scuse, non tanto per giustificarmi con gli altri (che magari non se ne accorgono nemmeno), quanto più che altro per mettermi la coscienza a posto, per pensare che mi sono comportato bene, che non potevo fare altro e che avevo i miei validi motivi per comportarmi così. E invece non è vero, sono delle giustificazioni che do a me stesso semplicemente per tranquillizzarmi anche quando so di essermi comportato male.
La cosa peggiore è che dandomi queste giustificazioni fasulle non ottengo nessun risultato, nel senso che non riesco a non pensare a quello che (non) ho fatto, a come mi sono comportato. Continuo a pensarci. Penso che mi sono comportanto male e che non so nemmeno io il perchè, che l'ho fatto per "istinto", senza un motivo vero, e che per "giustificarmi" mi sono inventato una scusa. La maggior parte delle volte finisce che mi sento in colpa e ci resto male.
Eppure continuo a comportarmi nel modo sbagliato, accorgendomene sempre a scoppio ritardato.
Spero di essere riuscito a spiegarmi....
A voi non capita mai di comportarvi così?

3 Commenti:

Blogger Compagno di pranzi e cene ha detto...

Certo che capita, credo capiti assolutamente a tutti.

26 settembre, 2006 13:05  
Anonymous Anonimo ha detto...

....pensare a quello che si poteva o si doveva....trovare delle scuse....o giustificarsi...è umano fare queste considerazioni...Sei una persona decisamente ricca e sensibile...ma proprio per questo credo che sia necessario non essere troppo duri con se stessi. Vorrei darti un consiglio se posso: perdonati qualche errore perchè s'impara crescendo; non smettere di essere profondo...(per me lo sei veramente tanto per la tua giovane età...) cerca di voler bene anche a te stesso e scrivi quando ne senti il bisogno...un giornalista prende spunto da ogni cosa per comunicare...e mi sembra che tu sia a buon punto....
Ciao....tua affezionata letrice *Naty

26 settembre, 2006 14:30  
Blogger somis ha detto...

compagno di merende: meno male... pensavo di essere l'unico paranoico! ;-)

naty: grazie di tutti i complimenti ;-) Ogni consiglio è ovviamente ben accetto, specialmente se viene da una mia affezionata lettrice! questo blog serve anche e soprattutto a questo, a scrivere non quando "è tempo" perchè da un po' non scrivo, ma quando ne sento veramente il bisogno. ultimamente è sempre più spesso così.

26 settembre, 2006 20:24  

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