Stoccolma (2)
Aereo Stoccolma-Bruxelles, Mercoledì 20 agosto 2008, ore 12.20
Rieccomi qui!
Come potete vedere dall'intestazione, ci sto scrivendo dall'aereo del ritorno, perchè ormai la mia vacanza in Svezia è giunta al termine. I miei genitori continueranno per la Lapponia, io invece fra qualche giorno partirò per una nuova avventura. Ma non vi ho ancora raccontato degli ultimi giorni a Stoccolma.
Lunedì siamo stati sull'isola di Djugarden, nel centro della città. Provando l'ebbrezza della metropolitana di Stoccolma abbiamo raggiunto il museo Vasa, in cui è esposta una nave del 1628, affondata il giorno dell'inaugurazione e ripescata qualche secolo dopo.
Il museo, che nelle forma dell'edificio ricorda un'arca, contiene diverse sezioni con spiegazioni di com'era la vita all'epoca, di come si viveva sulla nave e di come è stata recuperata. Interessante, nonostante l'affollamento.
Quindi siamo entrati allo Skansen, museo all'aperto con case dei secoli passati provenienti da tutta la Svezia (e qualcuna anche dalla Norvegia, perchè ai tempi della fondazione i due stati erano ancora uniti) e ricostruite nel parco. Dentro alcune case, personaggi in costume o negozi in stile dell'epoca.
Peccato solo che, data la stagione non più alta (le scuole hanno già riaperto) molti stand fossero chiusi, e peccato per il tempo, con una pioggerellina tanto fastidiosa che ci ha accompagnato per buna parte della giornata.
Al pomeriggio prendiamo il tram 7 per tornare in centro. Tram ancora vecchio stile con bigliettaio a bordo (che deve anche aprire manualmente le porte alle fermate). Curioso vedere che, quando buca i biglietti, non butta per terra i "buchi", ma se li mette nella tasca della giacca.
Scesi dal 7 ci regaliamo un giro nella zona più commerciale di Stoccolma: sembra di essere in una di quelle grandi città che si vedono nei film, con vie affollate e trafficate, grandi palazzoni nuovi e tante insegne luminose. Penso che senza passare dalle zone "vissute" dagli abitanti di una città si perda un punto di vista piuttosto importate sulla vita in una grande capitale come Stoccolma.
Ieri, invece, battello per raggiungere la villa reale, un po' fuori Stoccolma. La traversata è molto piacevole (nonostante il battello piuttosto affollato), e offre una bella visuale su quartieri più moderni, sugli innumerevoli ponti che collegano le varie isole che compogno la città e sulla vegetazione che si trova lungo le rive appena fuori dal centro.
Visitiamo i giardini reali (chiamati la Versailles del nord, ma il paragone ci pare un po' azzardato). Dopo una parte con fontane e siepi, vasti prati con alberi e attraversati da un corso d'acqua (no, non puzzolente come il Lambro!). L'ingresso ai giardini è gratuito, e quindi sono frequentati anche dagli abitanti della città come un parco pubblico. Ma decisamente tenuti meglio dei nostri parchi.
Entriamo quindi nel padiglione cinese, e poi decidiamo di non visitare l'interno della villa. Ci godiamo la restante parte dei giardini e la traversata, e poi torniamo a casa.
Mi sembra che per questo diario di viaggio possa essere tutto. Spero di avere interessati almeno un po' i miei venticinque lettori con i miei racconti. Se qualcuno di voi sta programmando un viaggio in Svezia e vuole qualche altra info, ci sono i commenti e la mail ;)
Al prossimo diario di bordo!
Come potete vedere dall'intestazione, ci sto scrivendo dall'aereo del ritorno, perchè ormai la mia vacanza in Svezia è giunta al termine. I miei genitori continueranno per la Lapponia, io invece fra qualche giorno partirò per una nuova avventura. Ma non vi ho ancora raccontato degli ultimi giorni a Stoccolma.
Lunedì siamo stati sull'isola di Djugarden, nel centro della città. Provando l'ebbrezza della metropolitana di Stoccolma abbiamo raggiunto il museo Vasa, in cui è esposta una nave del 1628, affondata il giorno dell'inaugurazione e ripescata qualche secolo dopo.
Il museo, che nelle forma dell'edificio ricorda un'arca, contiene diverse sezioni con spiegazioni di com'era la vita all'epoca, di come si viveva sulla nave e di come è stata recuperata. Interessante, nonostante l'affollamento.
Quindi siamo entrati allo Skansen, museo all'aperto con case dei secoli passati provenienti da tutta la Svezia (e qualcuna anche dalla Norvegia, perchè ai tempi della fondazione i due stati erano ancora uniti) e ricostruite nel parco. Dentro alcune case, personaggi in costume o negozi in stile dell'epoca.
Peccato solo che, data la stagione non più alta (le scuole hanno già riaperto) molti stand fossero chiusi, e peccato per il tempo, con una pioggerellina tanto fastidiosa che ci ha accompagnato per buna parte della giornata.
Al pomeriggio prendiamo il tram 7 per tornare in centro. Tram ancora vecchio stile con bigliettaio a bordo (che deve anche aprire manualmente le porte alle fermate). Curioso vedere che, quando buca i biglietti, non butta per terra i "buchi", ma se li mette nella tasca della giacca.
Scesi dal 7 ci regaliamo un giro nella zona più commerciale di Stoccolma: sembra di essere in una di quelle grandi città che si vedono nei film, con vie affollate e trafficate, grandi palazzoni nuovi e tante insegne luminose. Penso che senza passare dalle zone "vissute" dagli abitanti di una città si perda un punto di vista piuttosto importate sulla vita in una grande capitale come Stoccolma.
Ieri, invece, battello per raggiungere la villa reale, un po' fuori Stoccolma. La traversata è molto piacevole (nonostante il battello piuttosto affollato), e offre una bella visuale su quartieri più moderni, sugli innumerevoli ponti che collegano le varie isole che compogno la città e sulla vegetazione che si trova lungo le rive appena fuori dal centro.
Visitiamo i giardini reali (chiamati la Versailles del nord, ma il paragone ci pare un po' azzardato). Dopo una parte con fontane e siepi, vasti prati con alberi e attraversati da un corso d'acqua (no, non puzzolente come il Lambro!). L'ingresso ai giardini è gratuito, e quindi sono frequentati anche dagli abitanti della città come un parco pubblico. Ma decisamente tenuti meglio dei nostri parchi.
Entriamo quindi nel padiglione cinese, e poi decidiamo di non visitare l'interno della villa. Ci godiamo la restante parte dei giardini e la traversata, e poi torniamo a casa.
Mi sembra che per questo diario di viaggio possa essere tutto. Spero di avere interessati almeno un po' i miei venticinque lettori con i miei racconti. Se qualcuno di voi sta programmando un viaggio in Svezia e vuole qualche altra info, ci sono i commenti e la mail ;)
Al prossimo diario di bordo!
2 Commenti:
25... pochi ma buoni :)
Benritrovato :)
diciamo che sono i 25 lettori di manzoniana memoria, ma forse ne ho di più :D
benritrovata a te!
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