martedì, agosto 05, 2008

Varie ed eventuali

(Irlanda - foto by Somis)

E per l'ennesima volta riemergo da un imperdonabile silenzio "blogghistico". Il blog, purtroppo, è una di quelle tante cose di cui, passato l'entusiasmo, a volte ci si stanca, e lo si lascia perdere per un po'.
Eppure, non è che di cose non me ne stiano succedendo, anzi!
E' un periodo "intenso". Come sempre. Ma non intenso come quei mesi scolastici di fine quadrimestre, pieni di verifiche ed interrogazioni e scadenze. Che, bene o male, sono sempre le solite.
Questa volta è un periodo pieno di cose nuove. Vacanze estive diverse dalle altre. Come, del resto, mi ripeto ogni anno.
Un ambiente nuovo che in queste settimane sto scoprendo, persone nuove, nuove cose da fare e da imparare. Quell'entusiasmo del nuovo che ti dà la carica per iniziare in quarta qualcosa che non hai mai fatto. L'assuefazione arriverà, semmai, dopo. Ma questa esperienza è troppo corta perchè sopravvenga l'assuefazione, e ogni giorno è una piccola nuova scoperta.
Ma questo periodo non è solo quello. In questo periodo ci sono stati anche dei re-incontri. Trovarmi con degli amici che non vedevo da un po' di mesi per salutare qualcuno che parte per un viaggio lontano. Incerto fino all'ultimo se andare o meno, trovo persone che non vedevo da tempo felicissime di rivedermi, di condividere con me quello che gli è successo negli ultimi tempi, di sapere come me la sto passando e se ho cose nuove da raccontare. E resto contento. Una serata che non mi aspettavo. E anche se so che per un altro po' per mille ragioni non li vedrò, so che quando ci rincontreremo rivivremo le stesse emozioni.
Eppoi riscoprire il valore dell'amicizia correndo una sera da un'amica che ha bisogno di sfogarsi un po' con qualcuno di cui si fida.
E lo sguardo, dalla scrivania e dal monitor davanti a cui sto per buona parte del giorno, si spinge un po' più in là, verso il futuro più prossimo. Il viaggio in Svezia. Un'altra avventura nelle terre del Nord. Ma quest'anno è diverso. Viaggio a metà. Ormai sono grande.
E, dopo, la route in Slovenia. Tutta la logistica da organizzare, il dubbio di essermi dimenticato qualcosa, l'attesa per qualcosa che non so esattamente come sarà. La prima route all'estero. Organizzandola, sto conoscendo meglio persone che frequento da mesi. Ho scoperto il piacere di una chiacchierata lunga un pomeriggio, a parlare di massimi sistemi, di esperienze personali, o di cavolate. E soprattutto del fare insieme, che è sempre più piacevole che fare da soli.
E si avvicina anche una route molto più importante, quella di Natale in Terrasanta. Avvicinandosi, appare qualche particolare in più. E mi chiedo come sarà. Di una cosa sono sicuro: sarà una nuova grande avventura.
Sullo sfondo, però, sempre i soliti pensieri. La mia mente che lavora anche quando vorrei che semplicemente si riposasse un po'. Ricordi vicini e lontani si avvicinano e si scontrano. Come sempre. Occasioni perse, rimpianti e rimorsi. E un po' di quella nostalgia che accompagna, inevitabilmente, il passato.
Ma ormai sono ai primi di agosto, il "viaggio" di questa estate è ormai a metà. Allo sguardo verso il futuro se ne accompagna uno verso il passato, quello più prossimo, quello che è ancora fresco, estivo. Le esperienze e i momenti che ho appena vissuto e che ormai sono solo immagini, odori, suoni nella mia mente. E che, forse, è arrivato il momento di capire cosa mi hanno lasciato. Sicuramente, nel fagotto della mia vita, c'è qualcosa che prima di partire per questo "viaggio" non c'era. Ed è quello il bello. Per quello che l'ho intrapreso. Per quello che lo continuo.

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