domenica, maggio 25, 2008

Prima vennero...

PRIMA VENNERO...

Prima vennero per i comunisti,
e io non dissi nulla
perché non ero comunista.

Poi vennero per i socialdemocratici
io non dissi nulla
perché non ero socialdemocratico

Poi vennero per i sindacalisti,
e io non dissi nulla
perché non ero sindacalista.

Poi vennero per gli ebrei,
e io non dissi nulla
perché non ero ebreo.

Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.

Questa poesia, spesso erroneamente considerata opera di Bertolt Brecht, è attribuita al pastore tedesco Martin Niemöller. Inizialmente sostenitore di Hitler, nel 1934 cominciò ad opporsi al Nazismo. Nel 1937 fu arrestato e finì nei campi di Sachsenhausen e di Dachau.
L'origine di questa poesia è incerta, ma si sa che fu utilizzata negli Stati Uniti già dagli anni '60, nella sensibilizzazione per il supporto dei diritti civili e nell'opposizione alla Guerra del Vietnam.
Di questa poesia sono note numerose varianti, ognuna delle quali la adatta alla situazione particolare delle diverse "minoranze" presenti nelle varie società. Ogni volta, evidentemente, qualcuno sentiva la necessità di gridare che non si può far sempre finta di non vedere.
Quello che sta succedendo in questi giorni la rende quanto mai attuale anche qui da noi. Rom, gay, stranieri. A quando tutti gli altri?

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2 Commenti:

Blogger Il Blogh ha detto...

Ciao Simone,

a tal proposito ti invito, se ne hai voglia e tempo, a visitare il blog in cui cerco di instaurare un dibattito plurale.
.
Ciao.

Il Blogh.

25 maggio, 2008 19:20  
Blogger La Scà ha detto...

Hai ragione Simo, la poesia e' molto nota, ma meno nota la storia di Niemoeller.

Interessante l'invito di Blogh, se non fosse che proprio non mi piace discutere con qualcuno senza sapere chi ho dall'altra parte dello schermo.

ciao!
Anna

15 giugno, 2008 20:49  

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