martedì, agosto 11, 2009

Fountains Abbey

Ripon, Inghilterra, sabato 8 agosto 2009, ore 22.19

Oggi, dopo tre giorni di viaggio, siamo rimasti pressoché fermi.
Abbiamo infatti visitato Fountains Abbey, i ruderi di un’abbazia trecentesca che si trovano a qualche chilometro da qui.
Dell’abbazia non è rimasto molto, perché da secoli è ormai abbandonata, ma quello che il National Trust (l’omologo del Fai italiano) ha fatto è stato di sistemarne il giardino. Così è possibile passeggiare lungo il corso d’acqua che confluisce nel lago che si trova accanto all’abbazia, nei vasti terreni che una volta appartenevano ai monaci e ne permettevano il sostentamento. Tutto quello che nell’abbazia veniva consumato, infatti, proveniva dai campi coltivati dai fratelli laici.
Nel territorio dell’abbazia c’è anche un mulino, che serviva a macinare la farina per i monaci. Successivamente il mulino è stato adibito a segheria e anche a caseificio, e durante una delle due guerre mondiali è stato utilizzato come rifugio per gli sfollati.
Quello che è sempre interessante notare nei siti gestiti dal National Trust è la presenza di volontari all’interno dello staff. Spesso si tratta di persone anziane, che probabilmente una volta in pensione hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alla conservazione dei beni del loro paese. È anche grazie a loro che questi luoghi sono visitabili.
Nel pomeriggio siamo invece stati in due paesi qui vicino: Pateley Bridge e Ripley.
La vitalità di questi paesi del Yorkshire (la regione in cui ci troviamo adesso) mi ha stupito, abituato in altre parti della Gran Bretagna a trovare meno movimento.
Stasera cena allo stesso ristorante di ieri e poi nella piazza di Ripon ad assistere al suono del corno: ogni sera, alle 21 in punto, il suonatore di corno (una carica che da quel che ho capito è molto importante qui) con i suoi quattro fischi (nelle quattro direzioni) permette a tutti di sincronizzare gli orologi.
Da qui direi che è tutto, domani sarà un altro giorno di viaggio che ci porterà in Scozia. Ci fermeremo infatti vicino alla città di Inverness.

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