martedì, luglio 07, 2009

Pulizie di lugliembre

È incredibile quanta carta sia riuscito a produrre in cinque anni di liceo. Ieri sera ho iniziato a sfrondare tutto il superfluo, e finora non ho smesso un attimo di distruggere fogli.
Essì, perchè il bello non è tanto sfogliare e dire: "Questo lo butto", ma stracciarlo fino a ridurlo in pezzetti. Ed è così che adesso di fianco alla mia scrivania c'è un sacchettone pieno di pezzetti di carta che un tempo componevano pagine e pagine di esercizi, fotocopie inutili, appunti ormai inservibili.
Accanto, mucchietti di tutto ciò che è stato classificato "da tenere", e quindi da riordinare e sistemare in buste e cartellette.
E così - vedendo i primi esercizi di greco (correva l'anno scolastico 2004/2005), la prima versione di latino e gli appunti delle lezioni di storia più indimenticabili (che infatti sono sopravvissuti alla strage di fogli e sono stati conservati gelosamente) - la memoria torna indietro a questi cinque anni così pieni, colmi, rigonfi di eventi, di persone, di momenti, di emozioni. Anni che non tornano più, dice qualcuno. Certamente è vero. Questo non significa che quelli che verranno dopo avranno un minor valore, ma sicuramente gli anni del liceo rimarranno scolpiti da qualche parte in quel piccolo grande archivio che è la mia memoria, e nel ricordarli proverò quella malinconia che avvolge tutto ciò che è passato - forse per il semplice fatto che è passato.

N.d.S. (che casomai i miei venticinque lettori se lo fossero dimenticato sta per Nota di Simone): per quanti si fossero meravigliati di questo mio ritorno su queste pagine, ringraziate:
1) la scuola che è finita e la maturità che è passata;
2) Milady-de-Winter (approposito: se non conoscete il suo blog, correte a curiosare, che ne vale la pena!).

N.d.S.2 Per quanto riguarda il titolo: ogni riferimento al fatto che stamattina, gurdando fuori dalla finestra appena sveglio, ho pensato di aver dormito per quattro mesi è puramente casuale

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