domenica, settembre 23, 2007

Living Darfur

"2 lives displaced since you arrived at this page". Il conteggio, che sale ad una velocità impressionante, accompagna la navigazione dei visitatori di www.livingdarfur.com, il sito dedicato al progetto "Save Darfur", promosso dai Mattafix, il duo inglese diventato famoso con "Big City Life".
Da qualche giorno, infatti, è uscita in radio la loro ultima canzone, "Living Darfur". Il brano è stato registrato in Sudafrica insieme a Chico, uno degli artisti sudafricani in vetta alle classifiche di vendita, che ne è anche co-autore insieme a Marlon Roudette, uno dei due componenti della band. Il video, che trovate qui sopra, è stato girato in un campo profughi nel Ciad occidentale, vicino al confine con il Darfur, ed è il primo video girato da un artista internazionale in una zona di guerra.
Ma, anche se le royalties di questa canzone saranno devolute in beneficienza ad alcune organizzazioni che si occupano dell'aiuto dei profughi nella regione, lo scopo di "Living Darfur" non è l'ennesima raccolta fondi di beneficenza per aiutare l'Africa. "Il video - spiega Marlon - vuole aumentare la consapevolezza del confitto e del genocidio che stanno avvenendo nella regione del Darfur, nel Sudan, e nel vicino Ciad. [...]. Recentemente 200 governi si sono incontrati a New York per decidere varie cose: una di queste sarà un voto per aumentare la pressione sul governo sudanese affinchè risolva la situazione. Non posso sottolineare abbastanza l'urgenza di questa situazione".
Il sito legato al progetto ha anche una sezione in cui trovare maggiori informazioni sulla situazione in Darfur. La prima frase è eloquente: "An unimaginable situation". La crisi umanitaria del Darfur è una delle più gravi a livello mondiale: da quando nel 2003 sono iniziate le violenze tra il governo e i ribelli, più di due milioni di persone hanno abbandonato le loro case. Molti di loro hanno visto i loro familiari morti, sequestrati o violentati, e le violenze che continuano ad avvenire costringono sempre più persone a lasciare le loro case. Tutte queste persone adesso vivono, con la costante paura di ulteriori violenze, in campi profughi affollati che raggiungono le dimensioni di piccole cittadine, in cui ogni giorno arriva gente in cerca di riparo, cibo, acqua, e sicurezza.
La situazione non è migliorata dopo la firma dell'Accordo di pace sul Darfur, nel maggio 2006, ma anzi è andata via via peggiorando. Per le agenzie di aiuti umanitari è sempre più difficile raggiungere gli oltre due milioni di profughi (circa un abitante del Darfur su tre) che hanno dovuto lasciare le loro case e trovare rifugio in uno dei campi. Ma le violenze che continuano ad insanguinare il Darfur non si sono fermate. Nella sola prima metà del 2007 le persone giunte nei campi profughi sono state 150.000.
Il problema maggiore è l'impossibilità, per le agenzie di aiuti umanitari, di raggiungere le persone in difficoltà. I quotidiani attacchi mirati sugli operatori umanitari e le continue violenze impediscono di raggiungere con gli aiuti più di mezzo milione di persone. Adesso anche 170.000 abitanti del Ciad, che già ospitava 250.000 profughi provenienti dal Darfur, hanno dovuto abbandonare le loro case. Giusto per rendere tangibile la gravità della situazione umanitaria, in Ciad le agenzie umanitarie stanno cercando di far avere 4 litri di acqua al giorno ad ogni persona, quando il minimo dovrebbe essere di 15. Se ti lavi i denti con il rubinetto aperto - ricorda il sito - consumi 6 litri d'acqua.

Perchè ho scritto questo post? Perchè sentire quella canzone - e vedere quel video - mi ha spinto a cercare di saperne di più. Un giro su gugol e scopro questo sito. Penso che uno dei grandi meriti della musica sia quello di poter portare all'attenzione di tantissime persone anche argomenti importanti, che i media tralasciano per tanti motivi, perchè ormai a vedere e sentir parlare di morti siamo abituati e non ci fa più nè caldo nè freddo, perchè ci sono cose più importanti (le beghe politiche? le prigioni di paris hilton? l'isola dei famosi?)... E invece è bello vedere come due ragazzi giovani (che poi avrebbero da raccontare una storia a sè sulla nascita del loro duo, composto da due persone molto diverse tra loro, ma questo è un altro discorso) riescano, attraverso la loro musica, a lanciare messaggi così grandi, per supplire alle mancanze di altri.

p.s. Quando ho finito di scrivere questo post, prima di chiudere la pagina, l'occhio mi è caduto sul conteggio: era arrivato a "850 lives displaced since you arrived at this page". E ci sono stato solo un'oretta.

Per saperne di più:
Mattafix - sito ufficiale
Living Darfur

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1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Questa canzone è davvero significativa...speriamo solo che possa servire a qualcosa!! L'iniziativa dei Mattafix è stupenda, così come aver creato un post per questa canzone!!

31 dicembre, 2007 11:26  

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